Le origini del nome Grifasi


Nel periodo tra il 1030 e il 1040, il Generale Bizantino Giorgio Maniace condusse un esercito per  riconquistare la Sicilia persa dai Binzantini
anni addietro per opera degli arabi.

Gli sbarchi avvennero nella zona di Messina, Maniace era accompagnato da molti mercenari Normanni, messi a sua disposizione da
Guglielmo d'Altavilla
  detto Braccio di ferro.

Maniace occupò la Sicilia orientale per molti anni durante i quali ripristinò le fortificazioni di Siracusa, (il Castello porta il suo nome), e altre fortificazioni lungo la costa.
Nel caos politico-militare che vi era nel periodo del 1035-38, si vide ingiustamente accusato di tradimento nel pieno dei suoi successi, perciò si ribellò, passò in Grecia e mise in rotta l'esercito mandatogli contro dall'Imperatore Costantino IX Monomaco, ma morì proprio quando gli arrideva la vittoria. (1)
Così il tentativo dei bizantini di recuperare tutto il territorio siciliano finiva, ma i Normanni continuarono la conquista dell’isola, sconfiggendo definitivamente gli arabi.
Maniace aveva lasciato in Sicilia la sua famiglia e suo figlio di nome, Crisafo.
Sua moglie era Teopapa, una nobildonna della casa di Crisafo -Thessalian. (2)
Rimasto nella zona di Messina Crisafo, sposò una certa Eudosia.
Crisafo è stato il primo da cui discendono le famiglie CRISAFI – GRISAFI – GRIFASI – CRIFASI.
La famiglia rimase concentrata in varie zone della Val Demone e nella città di Messina per molti secoli, svolgendo un ruolo molto importante nella storia della Sicilia in quel periodo molto travagliato, distinguendosi per fedeltà alla Corte Regia.
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Nel 1241 Giovanni Grisafi era stato nominato Vicario Generale in Sicilia per la numerazione delle anime, (censimento), per poi dirigersi con il passare del tempo nelle zone delle Val di Noto e Val di Mazzara (oggi provincia di Agrigento).
Nel 1392 Nicolò Crisafi era Signore di Gallidoro, Mastro Notaro e Maestro Razionale del Regio patrimonio del Regno di Sicilia.
Nel 1397 Calogero Crisafi era Conte di Bastiglia.
Nel 1397 Nicolò Crisafi era Conte di Terranova.
Nel 1398 Tommaso Crisafi, Dottore in Legge, e Nobile della città di Messina, era Barone di Camastra.
Nel 1402 un altro, Tommaso Crisafi ha preso gli ordini sacerdotali, ed è divenuto il rappresentante della città di Messina presso il Vaticano.
Nel 1422 Nicola Crisafi era Strategoto della città di Messina, Maestro razionale del Regno, Conte di Novara di Sicilia. (3)
Nel 1473 Leonzio Grisafi divenne Arcivescovo di Messina.
La famiglia per molto tempo possedette e/o diresse grandi appezzamenti di terreni e molti villaggi, aveva molta influenza ed era molto apprezzata la loro capacita' di mediazione nei conflitti di interesse che sorgevano tra contadini, campieri e rappresentanti della Regia Corte.
Questi terreni e villaggi erano tra le zone che vanno da Messina ad Agrigento:
| Limina | Gallidoro (Letojanni) | Nicchiara (Mineo) | Vigliatore (Milazzo) | Linguaglossa | Granvilla (Vizzini) |
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Pancaldo (Milazzo) | Cartularo (Castroreale) | Camastra| Ramasuli (Lentini) | Piragò | Montalbano |
ed altri ancora, molti dei quali, non esistono più.

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In molti si misero contro la Legge nei tanti tentativi di rivoluzione contro la Spagna in Sicilia, e furono costretti a fuggire dall'isola.
Negli anni 1674 -78 Antonio e Tommaso Grisafi  furono fra costoro. Diventati alti ufficiali dell'esercito francese, si trasferirono nelle colonie della Nuova Francia, America Settentrionale, e qua Antonio venne insignito della carica di Governatore del forte di Onondaga, sul luogo dove oggi sorge Syracuse, nell'anno 1693, mentre successivamente assumeva l'incarico di governatore del forte di Three Rivers, che manteneva fino l’anno 1709, data della sua morte.(4)
Nel 1717, nasce Padre Luigi Germano Grisafi, fratello di due Baroni della Grotta, e zio del Barone di S. Leone, Don Giuseppe Crifasi.
Padre Luigi Germano Crifasi, fu la gloria, e lustro di questo Casato. Fu lettore emerito, Consultore, Oratore celebre e di profondo sapere, in materia Filosofica, Scolastica, Dogmastica, Canonica e Morale: fu epico nei componimenti poetici, e come uno dei Pastori Cauloniani, ebbe nome Alano Sinopolita, principal Collega della Radunanza. Ma quanto dotto egli era, tanto umile visse; onde rifiutò più onorevoli incarichi, e gradi nella Religione in più volte, come per sue rinuncie il 3 marzo 1750, e il 7 giugno 1757,: fu Religioso povero, zelante, caritativo, e di orazione. Scrisse varie opere in diversi volumi, come la Filosofia tomo 3°, La Teologia tomo 4°, Quaresimale tomo 3°, varie orazioni Panegiriche, tomo 1°, Prediche di sacramento, tomo 1°, Tutte le opere sono conservati presso la Tesoreria del Convento di S. Maria di Gesù di Pietrapersia (Enna). Scrisse anche un Panagerico di S. Giuseppe, che venne orato nella Regal Matrice di Modica nel corso Quaresimale del 1756. Morì adorno delle sante Virtù nel fiore della sua vita, a 46 anni, il 25 aprile 1763, con pubblica fama di ottimo religioso, lasciando nel Convento e nella provincia intera, un dolore universale. Onorò Dio la di lui morte con evidenti segni di Santità.
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Nel 1758, Giuseppe Antonio Grisafi, veniva nominato con atto notarile e con il grado di Capitano sostituto, guardiano di una delle Torri poste a guardia della costa calabrese, contro le incursioni piratesche. (6)
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Il motto delle famiglie sul vecchio stemma è;
Stemma Casato
- Conosce come vincere e la vittoria è il suo fato -
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Attraverso i secoli il nome ha fatto molti cambi.
Il primo di questi era spesso il cambio  della prima lettera da "C" a "G,".
E durante il secolo scorso che i rami Crisafi e Grisafi hanno cambiato le consonanti interne e formare così  i cognomi Crifasi e Grifasi.
In questo periodo esistono  quattro moduli del cognome.
Nell'archivio più vecchio da Ravanusa il primo cognome che  appare è "Grisafi."
Il cambio del nome può essere il risultato dell'analfabetismo generale del 19° secolo in Sicilia.
Nella scrittura di quel periodo, le consonanti minuscole " s " ed " f " potevano essere confuse facilmente, e gli impiegati degli archivi dei registri comunali, potevano confondere accidentalmente due lettere.
Bibliografia

(1) Michel Mourre ~ Storia Universale - Edizione  Mondadori 1974.
(2) P. J. Geary ~ Medioeval History - Edizione 1989.
(3) Anzalone ~ Sua de Familia, foglio 204.
(3) Minutolo ~ Memorie del Gran Priorato di Messina, pagina 87.
(4) Guardione ~ La rivoluzione di Messina contro la Spagna - Edizione del 1906.
  (4) Laloy ~ La Révolte de Messine, l'expédition de Sicile et la politique francaise en Italie - Edizione del 1929 - 31.
(5) Frate Dionigi ~ Storia di Pietrapersia - Edizione 1979 - pagine 362, 363.
(6) Archivio di Stato di Palmi (RC) ~ libro dei protocolli anno 1758.
(7) Filadelfo Mugnos ~Teatro genealogico delle famiglie nobili, titolate, feudatarie ed antiche del fedelissimo regno di Sicilia viventi ed estinte.



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Tricele dei Grifasi - (immagine riservata)
M. & A. Grifasi - 16/11/97
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Questa pagina è in linea dal: November 16, 1997
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