Linea colori di Sicilia

I Costumi della Sicilia sulle Figurine Liebig
In questa pagina, e nelle altre due successive, riproduciamo la serie delle figurine “Liebig” che riguardano la Sicilia.
Esse venivano allegate alle confezioni delle tavolette di estratto di carne.
La serie completa comprende sei figurine dedicate ai costumi della Sicilia.
Le immagini raffigurano alcuni costumi folcloristici della regione.
Per precisione e ricchezza di particolari, contribuiscono a mantenere viva l’identità 
culturale e popolare dell'isola così ricca e variegata.
Angelo Grifasi


Costume di S. Pier Niceto (Messina)
Un'ampia gonna di seta marezzata, con pieghettature e liscia sul davanti, è guarnita di un leggero grembiule di seta nera, fermato alla cintura da arricciature.

La camicia appare increspata ai polsi ed al collo; sulla scollatura vi è un finissimo pizzo, mentre ai polsi si espande in una gala vaporosamente ripiegata, con ricami.
Il corpetto di seta, mancante di maniche, si chiude sul davanti con nastri rossi ed un leggero triangolo di lino, con ricamo a punto pieno e sfilature, s'incrocia sul seno.
Completa l'insieme un attillato giacchetto di seta operata, con maniche arricciate sulle spalle.
Lo stesso giacchetto ha un risvolto al collo, con orlo di nastro giallo a minuti cannoncini.
Le calze sono di cotone bianco, lavorate ai ferri con rilievi e trafori.
Le scarpe di pelle nera hanno lucide guarnizioni, orlature di spighetta e tacco alto.
Orecchini d'oro in filigrana (fiuccagghi) e collana di 
coralli (guieri).

 


Costume di Piana dei Greci (Palermo)
Il costume di Piana dei Greci deriva dal ceppo albanese trapiantatosi in Italia, per le persecuzioni dei Turchi, fra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI, e tuttora conserva i caratteristici attributi orientali.
Il costume si compone della "zilona", che è un'ampia gonna di seta o di taffettà nei vari toni del rosso, arricciata alla vita quasi tutta sul dietro, con splendidi ricami in oro, a foglie, che ricordano i parati del ' 500 e del ' 600.
Sulla gonna vi è il "crascéte", bustino di seta scura ricamata, al quale si attaccano le "mengheté", che raccolgono le maniche della camicia e sono maniche esse stesse, con fioriti ricami.
La camicia è di finissima tela di lino, funziona spesso da corpetto ed è ornata di ricami e pizzi d'alto pregio.
Alla vita vi è una pesante cintura d'argento, detta "brezo" o "bresi", allacciata sul davanti con uno scudo che raffigura, in rilievo, l'immagine di San Giorgio che uccide il drago, o San Nicolò patrono delle colonie albanesi, o la Madonna dell' Odigitria. Le calze sono bianche, lavorate ad uncinetto; la scarpe di pelle, con fibbia, oppure dello stesso tessuto della gonna.
L'abito si completa spesso con un grembiule nero con gli orli sfilati e con una mantellina di seta, bordata di ricami in oro e foderata si seta rosa.
Gli orecchini sono d'oro o d'argento e la collana e di prezzo; questa viene talvolta sostituita da un nastro di velluto che sostiene un gioiello d'oro finemente lavorato.
Molto spesso il costume viene tramandato, in dote, dalla madre alla figlia ed i preziosi ricami della camicia e della gonnella, di particolare finezza, richiedono un impegno di parecchi anni.

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Grifasi - Almanacco Siciliano - (immagine riservata)
A. Grifasi 12/05/03
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This page was last updated on May 12, 2003
Le immagini di questa pagina sono tratte dall'album della nostra raccolta di figurine LIEBIG.
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